Come vivremo la montagna nel 2060? Come concilieremo il mondo degli umani con quello degli altri esseri viventi? Sono le domande a cui hanno provato a dare risposta i partecipanti del progetto UNIDEE residency programs di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna e che ora ha dato vita a ‘Essere Ecosistema 2060’, esposizione delle opere di restituzione ospitate a Casa Zegna.
“Foglie, cortecce, riproduzione di fiori, fotografie di elementi naturali raccolti nei boschi di Oasi Zegna, e opportunamente allestite, diventano espedienti artistici – spiegano i protagonisti del progetto – per immaginarci un mondo in cui gli umani non prevalgono negli ecosistemi nei quali vivono, ma in cui abitanti sia permanenti che temporanei partecipano alla loro cura. Nel futuro riusciremo finalmente a non vedere la montagna come un insieme di risorse, ma a sentirla come una comunità fatta di esseri diversi – piante, animali, acque, batteri, funghi – che abitano spazi e tempi diversi, strettamente connessi e interdipendenti”.
Questa seconda parte della residenza si è basata sui risultati della prima parte dell’esperienza che si è svolta a dicembre 2021. Il modulo, curato dal gruppo di mentori Bianca Elzenbaumer, Comunità Frizzante e Forno Vagabondo è avvenuto dal 23 al 30 maggio, e ha visto i “giovani esperti” di Biella – alcuni studenti delle superiori, altri universitari altri ancora già inseriti nel mondo del lavoro – confrontarsi, grazie al progetto UNIDEE, a un gruppo di artisti internazionali (Camila Aguais, Francesco Pavignano, Dafne Salis, Stefano Volpato) con i quali hanno conversato e ragionato sul futuro del territorio, a partire, appunto, da una serie di domande sulla Biella del 2060: speranze, idee e progetti.
Per diversi giorni il gruppo di maggio si è immerso nell’Oasi Zegna, esplorando quei concetti, quali connessione, empatia, cura, relazione, legame, condivisione e comunità, scaturiti dal manifesto autoprodotto a dicembre “#Biellesevero 2060” e in cui il gruppo si è posto come organizzazione turistica del 2060.
Un’organizzazione capace di immaginare collettivamente il futuro del territorio biellese attraverso la lente dell’ospitalità, e interrogarsi su come ampliare l’interconnessione tra umani e il resto della natura.
Le risposte trovate passano per molteplici vie: dall’imparare i linguaggi non umani coinvolgendo tutti i sensi, all’empatia, al rispetto e alla sperimentazione con punti di vista diversi.
APERTURA DI CASA ZEGNA:
Mostra temporanea “L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies) ” e mostra permanente “From Sheep to Shop” tutte le domeniche dal 22 maggio al 13 novembre, dalle 11 alle 17.
Aperture straordinarie: sabato 2 luglio dalle ore 15 alle 17 in occasione del concerto di Emiliano Toso alla Cascina Caruccia. Ad agosto aperto tutti i giorni.
Durante gli orari di apertura “MESSAGGI IN CODICE”: esperienza per i bambini di ogni età, per avvicinarci all’affascinante gioco dei “Messaggi in Codice”, in equilibrio continuo tra natura e tecnologia
Tel. 015 7591463, casazegna@fondazionezegna.org
Ingresso: 5 euro.