Fin dagli anni Sessanta, Buren opera “in situ”, cioè progetta e realizza opere pensate su misura per un determinato spazio e pubblico.
Per i propri interventi, sfrutta un “utensile visivo” (outil visuel) di disarmante semplicità: un motivo – sempre identico – a bande verticali bianche da 8.7 cm, alternate ad altri colori, che è diventato il suo simbolo.
Con “Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero”, l’artista incornicia il perimetro delle terrazze panoramiche del Lanificio Zegna con un arcobaleno di 126 bandiere, fluttuante tra verde e azzurro, in base a una sequenza di sette tonalità della scala cromatica Pantone.
Per un effetto ottico, le diverse sfumature sembrano fondersi in un unico colore, inedito e variabile a seconda delle condizioni di luce. Un “gran pavese” che assolve al compito elementare di segnare il vento, registrando i mutamenti delle stagioni, ma anche di trasformare con l’aiuto del colore un luogo profondamente familiare a tutti i Triveresi.