Per l’edizione 2016, il progetto ALL’APERTO della Fondazione Zegna lavora a stretto contatto con la comunità di Trivero (BI) tramite i laboratori e gli interventi di tre artiste: Alek O., Laura Pugno (in collaborazione con Diogene Lab, Torino) e Valentina Vetturi. La relazione con le scuole e le associazioni del paese ha segnato tutte le tappe precedenti di ALL’APERTO, ma quest’anno si è deciso di farne il fulcro del progetto, in linea con le numerose attività dedicate all’educazione e formazione dei giovani della Fondazione e in continuità ai valori che discendono dal pensiero di Ermenegildo Zegna.
Laura Pugno, che a Trivero è nata, prosegue la propria indagine sul tema del paesaggio svolgendo – nel mese di ottobre – un workshop con gli studenti delle terze medie, dal titolo Ci vediamo in centro perchè, come scrive l’artista, “non capita spesso di trovare un Comune composto da 37 frazioni. Di fronte a una situazione così dispersa, è interessante chiedersi qual è l’immagine che i ragazzi hanno del proprio paese”. Il risultato di questa mappatura, volta a individuare luoghi inediti d’aggregazione e incontro, sarà un libro d’artista contenente tutte le “cartoline” elaborate dagli studenti.
Nello stesso periodo, Alek O. conduce il laboratorio Anche se è bello, porta l’ombrello! con alcune classi della prima media, utilizzando semplici materiali di riciclo, per realizzare una grande composizione collettiva, tra tangram e mosaico. Facendo ricorso a oggetti “vissuti”, con una propria storia personale, l’artista invita i ragazzi a sfruttare le proprie capacità manuali e a “dimenticare la funzione dell’oggetto iniziale per concentrarsi sulla varietà dei colori e dei pattern”.
A fine anno, Valentina Vetturi realizzerà una nuova tappa di Alzheimer Café, un ciclo di lavori (Alzheimer Café I, Kunsthalle Göppingen, Germania, 2014; Alzheimer Café II, Museo MAXXI, Roma, 2015) che indaga le relazioni tra ricordo e suono. L’opera nasce da una collezione di motivi cantati o accennati da persone affette da patologie neurologiche che colpiscono la memoria – a Trivero, in particolare, l’artista raccoglierà le voci dei pazienti del locale Centro Alzheimer, per poi rielaborarne le tracce. “Questi suoni privatissimi che in principio erano ricordi altrui, ora trasformati cuciti post prodotti resi pubblici, diventano dispositivo moltiplicatore di memorie per chi li ascolta oggi”, spiega.
I tre progetti sono stati documentati e presentati al pubblico nella primavera 2017.
ALL’APERTO è patrocinato dal Comune di Trivero, dalla Provincia di Biella e dalla Regione Piemonte.