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Buon compleanno TOP

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Siamo alla fine degli anni Sessanta e nella moda imperversano capi di abbigliamento dalle stampe psichedeliche impreziositi da motivi floreali o geometrici: i pantaloni scampanati riempiono di colore i guardaroba femminili e maschili. La moda diventa uno dei simboli della controcultura degli anni Sessanta e nei colori vibranti degli abiti si codifica uno stile dirompente con il passato.  In questo contesto rivoluzionario, nel 1967 vede la luce TOP, la rivista semestrale pubblicata dal Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli con la collaborazione di un gruppo di aziende che guidano in quegli anni tumultuosi l’orientamento dell’eleganza e della raffinatezza dello stile italiano.

 

Il primo numero nasce sotto la guida dell’Art Director Franco Grignani, che sigla la quarta di copertina della rivista con un’accattivante grafica optical, una tappa importante negli studi di percezione visiva del celebre designer milanese. Sono anni di sperimentazioni non solo in campo visivo: la confezione Zegna è agli albori, inizia ad espandersi il retail e i 26 numeri di TOP, che accompagneranno i lettori fino al 1979, segnano l’evoluzione dello stile sotto molteplici aspetti: il prodotto, la cultura e la moda. In TOP si parla di artigianalità, di qualità, di eccellenza delle materie prime, di sartorialità, di eleganza, di creatività, di stile italiano e di internazionalità. In sintesi, si può leggere tra quelle pagine il DNA della Zegna contemporanea, che ha fatto del Su Misura e del processo “From sheep to shop” i propri cardini.

 

Sarti, designer, ritrattisti del calibro di Luigi Tarquini, Saverio Spagnolo, Brunetta Mateldi, Emilio Pucci… hanno lasciato di numero in numero la propria testimonianza, tracciando con il loro segno grafico soluzioni stilistiche e innovative che hanno fatto la storia del gusto. Ma la rivista TOP, distribuita in lingua francese, inglese, spagnola e tedesca, non nacque solo con l’intento di raccontare la moda maschile e le tendenze in evoluzione, ma di informare e di trasmettere cultura nel senso più ampio del termine: gli straordinari interventi sulla psicologia del vestire di Umberto Eco, Renato Sigurtà e Marino Livolsi hanno esplorato i lineamenti psicologici dell’evoluzione della moda maschile, mettendone in luce i meccanismi più profondi. Le interviste al famoso designer Ettore Sottsass, ai registi Luca Ronconi, Andrea e Antonio Frazzi elevano TOP a qualcosa che va ben oltre la semplice rivista di moda.

 

Dal congresso dei sarti di Vienna che stabilì le tendenze della moda nel lontano 1967 alle sfilate di Roma e di San Remo, a distanza di 50 anni TOP resta un punto di riferimento importante per conoscere i cambiamenti che hanno traghettato il gusto del vestire in un decennio ricco di sperimentazioni, di sfide e di trasformazioni che ha segnato la storia. Buon compleanno!

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