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Giocare con i “Messaggi in codice” tra arte e tecnologia

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Il gioco dei ‘Messaggi in codice’ tra natura e tecnologia. Un’esperienza ispirata alla mostra L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies) dell’artista Emilio Vavarella, a Casa Zegna fino al 13 novembre, titolo, ispirato al codice identificativo del DNA dell’abete rosso (Picea abies) che indaga le attività produttive dell’azienda Zegna e il contesto geografico della Fondazione Zegna e dell’Oasi Zegna attraverso un progetto che mette in dialogo la storia del luogo e dell’azienda, la digitalizzazione delle tecniche di tessitura contemporanea e la biologia.

Partendo da qui, la cooperativa Tantintenti propone un’esperienza adatta ai bambini di ogni età e prova ad avvicinarli all’affascinante gioco dei messaggi in codice. Spiegano da Tantintenti: “Abbiamo declinato il lavoro di Vavarella riprendendo l’esigenza creativa che ha portato l’umanità a formulare segni e tracce condivise e significative. Le lingue che si parlano sulla terra sono come codici segreti: solo chi conosce il codice può decifrarne il contenuto. Il gioco del codice è una relazione che ci riporta indietro nel tempo all’origine degli alfabeti, alla fantasia e all’immaginazione dei nostri primi antenati e ci connette al desiderio di tramandare saperi e memorie”.

E’ possibile giocare con ‘Messaggi in codice’  durante gli orari di apertura della mostra:
Apertura: tutte le domeniche fino al 13 novembre, dalle 11 alle 17.
Ad agosto aperto tutti i giorni.
Tel. 015 7591463, casazegna@fondazionezegna.org
Ingresso: 5 euro

Casa Zegna, via G. Marconi 23, Trivero Valdilana

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