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Ermenegildo zegna’s founder scholarship ix edizione

Talk digitale: “Interdisciplinarita’: orizzonti mobili”

La visione etica dal fondatore Ermenegildo Zegna di contribuire ad un futuro migliore per la comunità, il territorio e le generazioni future continua ad ispirare ad oltre un secolo di distanza ogni attività dell’azienda, come la Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship, voluta nel 2014 da Gildo Zegna, Presidente e CEO del Gruppo, e che oggi grazie alla Fondazione di famiglia garantisce la continuità del progetto, giunto alla sua nona edizione. Con il supporto della Fondazione Zegna, il programma continuerà fino al 2038, con un contributo annuo fino a 1 milione di euro.

Il programma consente ai borsisti di acquisire all’estero conoscenze ed esperienze professionali che permetteranno loro, una volta tornati in Italia, di contribuire attivamente allo sviluppo del nostro Paese. Ad oggi sono stati premiati 341 giovani talenti italiani, e l’edizione di quest’anno assegna le borse di studio a 57 studenti, tutti selezionati da università italiane, per proseguire i loro studi presso 37 prestigiosi istituti internazionali come Harvard e l’Università della California negli USA; Oxford, Cambridge, London School of Economics, University College of London e Imperial College nel Regno Unito; College of Europe, Max Planck Institute e Politecnico di Zurigo in Europa; e Univeristà di Tokyo in Asia.

In occasione della nona edizione del programma, gli studenti sono stati invitati a fare parte di un digital talk dal titolo ‘Interdisciplinarità: orizzonti mobili”, con la partecipazione di Gildo Zegna, Anna Zegna, Presidente della Fondazione Zegna, dell’artista Emilio Vavarella e del Professore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone, membro del comitato di selezione, insieme a quattro studenti selezionati tra  i premiati: Samuele Cannas, alunno della Scuola Superiore Sant’Anna che svolgerà un post dottorato in chirurgia alla Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania; Venus Hasanuzzaman Kamrul, alunno dall’Alta Scuola Politecnica che svolgerà il suo Phd in fisica quantistica presso il Politecnico di Zurigo; Daria Molinari, che dall’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia partirà per un master in filosofia alla University of Cambridge; Chiara Tumiati, che dall’Università di Bologna proseguirà il suo percorso di studi in chirurgia plastica presso la McGill University di Montreal.

Il digital talk ha evidenziato l’importanza dell’interdisciplinarità nello sviluppo del proprio potenziale di leadership, prendendo spunto dalla mostra ‘L’altra forma delle cose’ di Emilio Vavarella, che fino a novembre 2022 accompagna i visitatori di Casa Zegna in un percorso dedicato alla riforestazione dell’Oasi Zegna intrecciando arte contemporanea, artigianalità tessile, natura, scienza e cultura in Oasi Zegna, un territorio ad accesso libero che si estende su 100 km2 a partire da Trivero, dove il Gruppo Zegna fu fondato. La collaborazione tra Fondazione Zegna e Vavarella, artista e dottorando in Film and Visual Studies presso l’Harvard University, origina proprio dall’interesse per il suo lavoro che coniuga ricerca interdisciplinare e sperimentazione mediale ed esamina il rapporto tra vita e potere tecnologico.

‘Nel corso degli anni il Gruppo Zegna ha sempre seguito un percorso unico contraddistinto da traguardi significativi che ci hanno visto crescere, da produttore di tessuti in lana di qualità a gruppo globale del lusso. La nostra strada, ci ha condotto a dicembre scorso a Wall Street, dove il Gruppo si è quotato in borsa presso il New York Stock Exchange. Mentre proseguiamo lungo la nostra strada, con lo sguardo rivolto al domani, continuiamo a impegnarci a seguire la legacy del nostro fondatore, secondo il principio del give back. Mi auguro che l’etica, la visione e il coraggio del fondatore possano essere d’ispirazione a tutti questi giovani talenti che rappresentano il futuro di tutti noi e del nostro paese’, afferma Gildo Zegna.

Come Ermenegildo Zegna pose il suo Lanificio al centro di una comunità molto più vasta, di un vero ecosistema, in cui individuo, la società e l’ambiente erano legati da un’interdipendenza positiva e reciprocamente sostenibile, così oggi si gettano le basi per generare un nuovo pensiero, nel creare connessioni e dialogo, nel produrre valori condivisi a livello collettivo e internazionale. L’energia che sostiene il nostro percorso verso il futuro è la stessa di sempre e alimenta la nostra strada verso il domani.

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