In concomitanza con l’Heritage Day, giornata in cui l’archivio Zegna ha aperto le proprie porte in occasione della Settimana della Cultura di Impresa, Jonah Lynch, presidente di Opus 73 Foundation, ha illustrato attraverso un inedito metodo di mappatura, la rete di relazioni e di connessioni che è scaturita dall’elaborazione della mostra.
Domenica 13 novembre 2022, in occasione dell’ultima giornata di apertura al pubblico della mostra “L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies)” dell’artista Emilio Vavarella, Jonah Lynch, ricercatore presidente di Opus 73 Foundation, ha illustrato un punto di vista inedito sulla mostra impiegando un nuovo strumento informatico di sua concezione sviluppato all’Università di Pavia. Il connubio tra le visite all’archivio dei campionari di tessuti in occasione dell’Heritage Day e l’opera di un artista come Emilio Vavarella, che ha dato una nuova foma alle cose intrecciando profonde competenze in campo tessile e tecnologia digitale, svela le potenzialità creative che l’archivio può offrire: da fonte di ispirazione per una nuova collezione a stimolo inedito per un’installazione artistica.
Spiega Jonah Lynch: «Il lavoro di ricerca artistica di Emilio Vavarella ha coinvolto tante persone, e ha messo in evidenza una trama di rapporti molto estesa. Diverse competenze tecniche erano necessarie per scoprire il codice segreto degli alberi silenti, poi per rappresentarlo con un pattern di colori e infine per realizzare un tessuto ad hoc: ne è nata una mostra arrichita da testi e musiche. In occasione della giornata conclusiva dell’esposizione, con un metodo informatico di “mappatura” da me sviluppato all’Università di Pavia, offriremo ai visitatori un’inedita modalità di analisi e visualizzazione di questo percorso. Useremo i più recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale come un telescopio per vedere meglio i dettagli del lavoro di Vavarella, rivelando il tessuto di relazioni alla base del progetto a partire da testi dell’artista, della curatrice Ilaria Bonacossa, del musicista Emiliano Toso e di alcuni giovani ricercatori premiati dalla Fondazione Zegna. Dal loro dialogo sono apparse le prime gemme di una prossima fioritura».
La mostra, il più recente capitolo dedicato all’arte, natura e scienza, “L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies)” è un progetto appositamente concepito per Casa Zegna dell’artista Emilio Vavarella la cui pratica artistica si fonde con un approccio interdisciplinare alla ricerca teorica attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie nello spazio poetico, in cui il digitale e le sue potenzialità trasformative incontrano la forza della realtà.