Il paesaggio è uno dei tesori più preziosi che possediamo, in grado di influenzare profondamente la qualità della vita delle persone che lo abitano e di coloro che lo visitano. Ogni intervento mirato a migliorare il contesto paesaggistico di un territorio contribuisce in modo significativo a rendere le nostre comunità più belle e accoglienti. Il Premio +bellezza in Valle, istituito nel 2019 dal Rotary Club di Valle Mosso, con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare qualsiasi iniziativa finalizzata al miglioramento del paesaggio nei territori circostanti, si è gradualmente ampliato e, dall’edizione 2022, ha incluso l’intera provincia di Biella.
Nel mese di ottobre, la quarta edizione dell’iniziativa ha premiato dieci interventi nella sezione edilizia e nella sezione ambiente, selezionati tra 32 candidature. Il progetto “Sentieri del Futuro”, promosso dal Comune di Valdilana e sostenuto dalla Fondazione Zegna, realizzato in collaborazione con la Scuola Media “Falcone e Borsellino” di Valdilana e la Cooperativa sociale Tantintenti, è stato selezionato tra i finalisti della Sezione Ambiente. Tutti i progetti condividono l’obiettivo comune di migliorare la bellezza e la qualità del nostro territorio.
Sentieri del futuro
“Sentieri del Futuro” è un progetto che ci esorta a riscoprire non solo il passato del territorio, ma la possibilità di benessere che intravediamo nel futuro della comunità. Proseguendo l’iniziativa “Boschi di Comunità” conclusa nel 2022, è stata posta l’attenzione sulla relazione tra lavoro, comunità, bosco e paesaggio. Gli studenti delle scuole del Comune di Valdilana hanno raccolto oggetti riferiti alla comunità, intervistato parenti e amici per scoprire stili di vita, percorsi, e storie del proprio territorio.
«Adottare un sentiero vuol dire prendersi cura ed affezionarsi al proprio paese, riscoprirne il passato per cercare il futuro con fiducia – ha commentato il presidente della giuria Corrado Panelli – Un intervento lodevole di educazione alla bellezza che indica ai più piccoli la direzione da prendere, ricordandoci che non solo la scuola, ma anche la “via è maestra”»