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La seggiovia del Monte Marca

Il primo impianto realizzato a Bielmonte

Ci si mette comodi, si dondola leggermente, si sale tra le fronde dei pini e si arriva in cima al Monte Marca da dove lo sguardo può unire il Monte Rosa col Monviso sfiorando la vetta del Mucrone, e gli Appennini liguri laggiù, oltre la piana del riso e le colline del vino. E poi c’è Milano. La seggiovia Bielmonte – Monte Marca fu il primo impianto di Bielmonte ad essere realizzato. Fu progettata dall’ingegnere Bruno Bonfiglio a partire dal 1952 e costruita dalla CITA Costruzioni Impianti Trasporti Alpini di Milano. Domenica 6 gennaio 1957 la seggiovia entrò ufficialmente in esercizio. Dal piazzale di Bielmonte (1490 metri s.l.m.) alla cima del Monte Marca (1615 metri s.l.m.) in pochi minuti. Duecentottanta persone l’ora. Quella prima seggiovia monoposto “a bassa portata” cambiò la vita dei tanti appassionati di sci che, già da tempo, frequentavano i “campi da neve” della zona di Bielmonte.

Oggi come allora è la “Panoramica Zegna” la via di accesso a quella zona delle alpi biellesi. Arrivare ai piedi del Monte Marca in auto o in torpedone era ed è un vero lusso, un lusso molto più a portata di mano di Cervinia o di Sestriere.

Quante persone sono passate da lì, quanti si sono messi comodi per risalire pregustando la prossima discesa? Gente comune, sciatori esperti, principianti, grandi campioni, attori e celebrità, come quelli di qualche settimana fa che abbiamo riconosciuto non nella scena di film di James Bond, ma sullo sfondo amato e noto di Bielmonte. Bielmonte è per tutti, da sempre.

Nel dicembre del 1956, a impianto praticamente ultimato, i giornali locali sottolineavano l’importanza dell’iniziativa sportiva e turistica. Un impianto di risalita modificava completamente la possibilità di fruizione. Certo, i più erano abituati a risalire i pendii innevati a piedi prima di lanciarsi in una nuova discesa e c’era già di che essere contenti che a Bielmonte ci fosse lo chalet aperto e la strada per raggiungerlo, ma una seggiovia!

Della seggiovia del Monte Marca si parlava da anni. Nell’estate del 1954, con le ruspe attive a spianare il piazzale della nascente stazione sciistica, “il Biellese” preannunciava che “una seggiovia, su progetto dell’ing. prof. Carlevaro, il noto specialista in materia, i cui lavori sono ormai iniziati, porterà gli sciatori e gli amanti degli sports invernali sulla vetta vicina. Questa vetta sarà pure direttamente collegata alle Alpi di Montecerchio da un apposito skilift”. Non è chiaro come e perché un big come Ugo Carlevaro, progettista e/o direttore di esercizio di impianti piuttosto famosi (almeno un centinaio in tutto il mondo, tra cui quelli di Oropa e della funicolare del Piazzo) non abbia portato a termine il suo incarico a Bielmonte, ma il suo coinvolgimento iniziale evidenzia la volontà di Ermenegildo Zegna di affidarsi a professionisti di altissimo livello.

Tutte quelle anticipazioni non tolsero la sorpresa né ai biellesi né ai forestieri che in quell’Epifania del 1957, per la prima volta, poterono annullare quei 125 metri di dislivello comodamente seduti.

Lo stesso gesto semplice che si fa tuttora. Si aspetta la neve, si raggiunge il piazzale, si prende posto ed è subito orizzonte infinito, buone piste, divertimento. La seggiovia del Monte Marca ha innescato tutte le altre e oggi gli impianti sono nove, per undici piste, per 18 km di percorsi in discesa e 20 per il fondo. Si sarebbe detto, all’epoca? Per “vedere” questa evoluzione ci voleva la vista lunga di Ermenegildo Zegna, uno che di orizzonti se ne intendeva.

Quando il conte Zegna fece attivare la seggiovia segnò una svolta. Con quella linea un bel posto per sciare diventava una stazione sciistica a tutti gli effetti. Tale l’eccitazione per quella novità che anche i più critici e i più scettici si fecero prendere dall’entusiasmo. Ecco che cosa scriveva il “Corriere Biellese” del 10 gennaio 1957: “Nell’intenso e lodevole proseguimento degli accorgimenti che rendono sempre più attrattiva la Panoramica Zegna, si è inserita recentemente una moderna seggiovia che dal Piazzale di Bielmonte sale a Monte Marca. È pure allo stato di ultimazione un modernissimo skilift — per il trasporto degli sciatori appassionati di vertiginose discese — che da Buca di Forno salirà pure a Monte Marca con un percorso di 680 metri di lunghezza Si tratta di due notevoli realizzazioni che consentono di aprire uno spiraglio sul turismo invernale”.

L’inizio della storia di Bielmonte. Un’idea, una strada, una seggiovia e poi un grande sviluppo che ha dato a tre generazioni di sciatori biellesi (e non) le piste sulla soglia di casa, oggi meta degli allenamenti di professionisti di fama internazionale grazie all’innovativo Oasi Zegna Ski Racing Center, recente progetto di una storia che guarda al domani.

Danilo Craveia, coordinatore scientifico dell’archivio Zegna

Immagine in alto: disegno progettuale della stazione a monte dell’architetto Ernesto Giuliano Armani (Malè, 1898- Rovereto,1986)

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