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Archivio Zegna, una fonte inesauribile d’ispirazione

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La raccolta di campionari iniziata nel 1910 da Ermenegildo Zegna a Trivero non è soltanto la rigorosa documentazione di oltre cento anni di storia e dell’evoluzione dello stile di un’azienda che ha fatto la storia del Made in Italy. Con l’acquisizione dei fondi Agnona, Claude Frères ed Heberlein, infatti, l’Archivio Zegna offre oggi uno straordinario repertorio di campioni tessili con fantasie di tutti i generi. Dalle antiche sete broccate del Settecento ai pizzi e alle velette dell’Ottocento, dai bozzetti acquerellati per i tessuti stampati alle fantasiose tappezzerie, l’Archivio Zegna ha una storia lunga più di 300 anni da raccontare.

Ma l’Archivio non è la destinazione finale del viaggio: è anche il punto di partenza. È proprio qui, dove lo spazio destinato alla conservazione diventa luogo di ricerca e di ispirazione per i designer che lavorano nel Gruppo Zegna, dove tradizione e innovazione affondano le proprie radici. Un passato non solo da contemplare e ammirare, ma un fuoco sempre vivo che anima costantemente il processo creativo e che fa della qualità dei tessuti italiani un esempio di eccellenza in tutto il mondo, come testimonia il successo di “Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968”, la mostra sull’alta moda che dalla Villa Reale di Monza si è appena trasferita in Florida, presso il NSU Museum of Art Fort Lauderdale.

Per scoprire come l’Archivio sia una fonte inesauribile di ispirazione per i designer contemporanei, abbiamo intervistato Augusto Ferraris, da oltre 30 anni responsabile dell’ufficio stile del Lanificio Ermenegildo Zegna.

 

Da dove nasce l’ispirazione per il disegno di un tessuto?

Spesso nasce proprio dall’Archivio storico: sfogliando un campionario antico dell’Ottocento, a volte si trovano colori e disegni che, rielaborati in veste contemporanea, sono straordinari. Recentemente abbiamo presentato a Milano Unica alcuni tessuti che prendono ispirazione da un volume che risale al 1887. Altre volte l’ispirazione nasce da una suggestione inattesa che può arrivare da un oggetto inaspettato, come un vetro di Murano o un dipinto. Non ci sono regole fisse: la libera interpretazione della mente di un’esperienza sensoriale o di un’immagine visiva avvia il processo creativo. L’immaginazione poi, che ci permette di proiettare visivamente un disegno su un tessuto, dandogli nuova vita, è quella che consente la creazione di qualcosa di nuovo.

 

Ricordi una fonte di ispirazione particolarmente fortunata?

Il tessuto che abbiamo creato in occasione del centenario, nel 2010, è stato uno degli esperimenti di maggior successo: partendo dal campionario N.1, abbiamo reinterpretato il disegno del primo tessuto realizzato da Ermenegildo Zegna, e cento anni dopo è stato molto apprezzato dal mercato.

 

A quali difficoltà si va incontro nel processo di re-interpretazione?

La difficoltà maggiore è data dai colori e dai materiali. È necessario conoscere molto bene la modalità in cui le materie prime come la lana, il cashmere o la seta assorbono il colore. I pesi dei tessuti, inoltre, sono cambiati rispetto al passato: oggi lavoriamo con tessuti molto più leggeri rispetto a cinquanta o cento fa, quindi ricreare gli stessi effetti o rendere la tridimensionalità del colore su un tessuto più leggero può essere una vera sfida. Ma non tutte le difficoltà vengono per nuocere: a volte si ottengono risultati inaspettati migliori dell’idea avuta inizialmente!

 

Tradizione e innovazione: come si coniugano questi due aspetti?

La nostra sfida è quella di rendere i nostri tessuti sempre più performanti per andare incontro alle nuove esigenze dei nostri clienti, senza rinunciare alle caratteristiche per cui siamo conosciuti: tessuti innovativi come il Cool Effect, il Micronsphere, Elements o il recentissimo Deep Black sono un esempio del continuo lavoro di ricerca che svolgiamo in campo tecnologico, senza perdere di vista le nostre radici.

Per tuffarti al centro del processo creativo e per conoscere da vicino il Lanificio Ermenegildo Zegna e l’Archivio Storico di Casa Zegna a Trivero, ti invitiamo a partecipare alle Giornate di Primavera indette dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, sabato 19 e domenica 20 marzo.

Per informazioni e prenotazioni: archivio.fondazione@zegna.com

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