Per mappare il territorio di Trivero, Alberto Garutti si è fatto aiutare dalle insegnanti e dagli alunni di una classe quinta della locale scuola primaria, chiedendo ai bambini di scegliere, descrivere e disegnare un cane presente in situ: Eva, Pulce, Sbadiglio, Lampo, Ferro, Sissi e Otto, Luna…
Ciò gli ha consentito di entrare in contatto con i ragazzi, i loro famigliari e i possessori degli animali, incontrandoli, fotografandoli e coinvolgendoli nella realizzazione del progetto. Il risultato è un’opera pubblica che può essere utilizzata (e “adottata”) da tutti: una serie di panchine in cemento sulle quali siedono uno o più ritratti dal vero dei cani, con incisa la seguente didascalia: Il cane qui ritratto appartiene a una delle famiglie di Trivero. Quest’opera è dedicata a loro e alle persone che sedendosi qui ne parleranno.
Le panchine sono state disseminate in vari luoghi d’incontro e attività cittadini, tra cui il Centro Zegna, il Municipio, il giardino delle scuole di Ronco, la piazza della Chiesa Matrice di Gioia, i campi sportivi antistanti il Palazzetto dello Sport a Ponzone (v. mappa sulla brochure in pdf).