L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies)
Mostra di Emilio Vavarella
L’altra forma delle cose (AAS47692 / Picea abies) è il titolo, ispirato al codice identificativo del DNA dell’abete rosso (Picea abies), che dà il nome alla mostra dell’artista Emilio Vavarella (Monfalcone, 1989) a Casa Zegna.
La mostra indaga il contesto geografico della Fondazione e dell’Oasi Zegna attraverso un progetto che mette in dialogo la storia del luogo e dell’azienda, la digitalizzazione delle tecniche di tessitura contemporanea e la biologia.
L’artista – che arriva da un precedente progetto, The Other Shapes of Me, in cui racconta come la specificità di ciascun essere vivente sia legata alla diversa combinazione dei 46 cromosomi del Dna – è rimasto colpito dalla particolare natura dell’Oasi Zegna, in cui vivono 500mila abeti rossi, introdotti ‘artificialmente’ da Ermenegildo Zegna a partire dagli anni ’30, che creano un bosco molto fitto, quasi un tessuto vegetale nato per volontà umana.
Questa suggestione, una foresta costituita da migliaia di variazioni del medesimo codice genetico, un paesaggio al contempo naturale e artificiale, ha spinto Vavarella a partire dal sequenziamento del DNA di un abete rosso per poterlo rappresentare nello spazio attraverso la tessitura, centrale nelle attività e nella storia dell’azienda.
La simbiosi tra informazione e rappresentazione caratteristica del DNA e dei tessuti porta l’artista a trasferire il codice dell’abete rosso in diverse forme materiali create con tecniche e tecnologie diverse, dalla stampa su tessuto al ricamo fino all’arazzo.
La mostra si inserisce nel percorso che Fondazione Zegna dedica alla relazione tra natura, arte e scienza, avviato nel 2020 con il piano di rinnovo boschivo Zegna Forest, volto a monitorare lo stato di salute dell’Oasi Zegna.