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La Madonna del viandante al Bocchetto Sessera

La messa dedicata al viandante solitario ermenegildo zegna – storia di una tradizione

madonnaviandante

Domenica 11 settembre 2022 alle ore 11, nella cornice della Giornata FAI del Panorama, si celebra al Bocchetto Sessera la S. Messa dedicata alla Madonna del Viandante, animata dal coro Cesare Rinaldo, in ricordo del “Viandante solitario Ermenegildo Zegna”.

La Madonna del Viandante è la protettrice dei pellegrini e di coloro che si mettono in cammino. La devozione a questo particolare culto è antica, di epoca medievale e di origine lombarda. La ragione per cui fu scelta sta nel fatto che il Bocchetto Sessera è luogo di transito da tempo immemorabile.  Che si trattasse di devoti, di mercanti, di pastori, di carbonai, di boscaioli, di soldati ecc., il Bocchetto Sessera rappresentava un punto di passaggio importante, il primo o l’ultimo valico rispetto alla pianura a seconda del percorso intrapreso. Serviva dunque una protezione speciale per i viandanti che passavano di lì.

E’ probabile che la nicchia con la madonnina (una statuetta che ricorda quella di Lourdes con un piccolo serpente sotto i piedi), sia stata creata contestualmente al muraglione di contenimento innalzato con i lavori della Strada Panoramica, nel 1957-1958. Fu allora che dev’essere iniziata la tradizione della messa, alla fine degli anni Cinquanta.

Circa dieci anni dopo, la tradizionale messa celebrata la seconda domenica di settembre fu dedicata a Ermenegildo Zegna, mancato pochi anni prima. Il 28 settembre 1969 fu scoperta la lapide (retrodatata al 1958) dedicata al “Viandante solitario”, intitolata alla memoria dell’uomo che ha trasformato la montagna in un parco straordinario.

Così si legge sul giornale “Eco di Biella” del 29 settembre del 1969:

Una cinquantina di persone ha presenziato alla festa annuale del Bocchetto Sessera, festa che ormai rientra nella tradizione locale e che quest’anno era di particolare importanza in quanto nel suo corso è stata scoperta una lapide dedicata al conte Ermenegildo Zegna, l’uomo per la cui volontà è nata la strada panoramica che ora porta il suo nome, e che ha saputo creare quasi dal nulla il bellissimo centro di Bielmonte oltre a rilanciare economicamente e socialmente tutto il Triverese. La lapide ricorda la sua figura con alate parole dettate dal comm. Silvio Costanza Filidor ed è stata scoperta al termine della S. Messa officiata dal nuovo parroco di Camandona don Gian Antonio Bertuzzi. Lo stesso Costanza Filidor ha preso la parola per sottolineare brevemente quale è il significato della cerimonia e per ricordare la figura dello scomparso conte Zegna che egli ha raffigurato quale viandante che avviandosi sui sentieri di queste montagne ha visto con lungimiranza il possibile avvenire di questa bellissima località”.

In continuità con la tradizione, la Messa del Viandante si celebra ancora oggi la seconda domenica di settembre, in ricordo del Viandante solitario Ermenegildo Zegna che cammina coi viandanti — per sempre — nell’incanto panoramico dell’operosa terra biellese».

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