Cerca
Close this search box.

Visita

I rododendri di Ermenegildo Zegna

La fabbrica nel paesaggio, la fabbrica del paesaggio – seconda parte

rododendri ermenegildo Zegna 2 (4)

La visione di Ermenegildo Zegna e il suo amore per la bellezza non si sono mai fermati: di generazione in generazione la conca dei rododendri si è trasformata ed arricchita. Dopo gli interventi di Pietro Porcinai, nel 1999 interviene un altro architetto di primo piano in ambito paesaggistico: Paolo Pejrone.

A lui si deve un nuovo impianto di essenze, quali rododendri della varietà Virginia Richards, dal colore rosa pallido, prunus, ciliegi da fiore, magnolie ed ortensie, rigorosamente provenienti dallo stesso vivaio di Verbania a cui si era affidato Ermenegildo Zegna già negli anni Cinquanta.

Nel 2005 sono state aggiunte altre varietà di rododendri, soprattutto del tipo English Roseum dai colori chiari. Sono inoltre stati ripristinati i suggestivi percorsi di visita, con un sentiero accessibile anche ai disabili motori, per dare a tutti la possibilità di immergersi in questo angolo fiorito dell’Oasi Zegna.

Da dieci anni la conca dei rododendri ospita l’opera dell’artista statunitense Dan Graham “Two Way Mirror / Hedge Arabesque”, un caleidoscopico padiglione in acciaio e vetro a riflessione differenziata. Il Two Way Mirror, realizzato nell’ambito del progetto All’Aperto della Fondazione Zegna, ha una proprietà unica: da un lato è trasparente, dall’altro riflette la luce, come uno specchio, rendendo il paesaggio parte dell’opera d’arte stessa.  A far da cornice, un tappeto di felci Osmunda regalis, che ha trovato in questa zona ricca d’acqua l’ambiente ideale.

Ispirati dai valori e dal pensiero verde di Ermenegildo Zegna, nel 2020 è nato il progetto Zegna Forest, un piano pluriennale sviluppato con lo scopo di aumentare la resilienza, le funzioni ecologiche e la biodiversità del bosco. Nella sua prima fase, in prossimità della Conca sono stati piantumati diversi rododendri, tra cui le varietà Anne Rose Whitney e Roseum Elegans, spaziando nei colori, dal bianco, al rosa, fino al viola e al rosso, la tonalità più amata da Ermenegildo Zegna.

Di generazione in generazione, i suoi figli e i suoi nipoti hanno creato, curato e mantenuto un angolo di semplice bellezza.  Il rododendro è il simbolo più vero di quell’opera silenziosa di tessitura vegetale, un tessuto verde che ogni anno torna a fiorire.

Danilo Craveia, direttore scientifico dell’Archivio del Gruppo Zegna

Ultime news